sul mercato dal 2/1985 al 9/1987 - cilindrata: 652 - cambio: meccanico - 4 rapporti - potenza: 17 kW (24) CV a 4500 giri/min - normativa euro: non disponibile - trazione: posteriore
Nel 1985 debutta la 126 FSM,a primo impatto esternamente varia per la presenza di coppette coprimozzo di nuovo disegno e per i paraurti avvolgenti, quello posteriore in particolare incorpora a sinistra la luce retronebbia e a destra la luce per la retromarcia, le fasce paracolpi laterali cambiano disegno e sono posizionate più in basso, lo specchietto esterno è di dimensioni maggiori. Internamente troviamo la strumentazione di nuovo disegno molto più grande con annessi i comandi vari, il tergicristallo ora ha anche la velocità con l’intermittenza, la plancia è liscia con due bocchette per l'aerazione, non ha più la nicchia per l'autoradio, quest'ultima ha la sede sotto la plancia in posizione centrale, anche il portacenere viene tolto per essere posto davanti la leva del cambio e scompare il mitico avviamento a levetta per lasciare posto al più moderno avviamento a chiave. Anche il comando di riscaldamento dell’abitacolo viene tolto dall’originaria posizione del 1957 (sulla Fiat 500), posto sotto la panchetta posteriore, ora sfrutta la levetta dell’ex-avviamento.
Anteriormente lo stemma romboidale Fiat viene spostato in basso a destra, guardando il frontale della vettura.
Erano infatti disponibili solo cinque tinte pastello, in prativca le stesse della Unificata ("rosso scuro", "azzurro", "bianco Corfù", "blu lord") tranne l'”Avorio Senegal” che fu sostituto da un beije più scuro
La Tecnica
A livello motoristico troviamo il bicilindrico di 652 cc siglato sempre 126 A1000 con due lievi modifiche, la prima consiste nella diversa fasatura della distribuzione, ottenuta con un nuovo albero a camme e la seconda nella diversa taratura del carburatore; differenze che permettono di abbassare lievemente i consumi mantenendo la potenza massima di 24 CV.
Ricordiamo che la versione FSM è stata l'ultima ad essere importata in Italia equipaggiata col motore raffreddato ad aria.Clicca qui per modificare.
Nel 1985 debutta la 126 FSM,a primo impatto esternamente varia per la presenza di coppette coprimozzo di nuovo disegno e per i paraurti avvolgenti, quello posteriore in particolare incorpora a sinistra la luce retronebbia e a destra la luce per la retromarcia, le fasce paracolpi laterali cambiano disegno e sono posizionate più in basso, lo specchietto esterno è di dimensioni maggiori. Internamente troviamo la strumentazione di nuovo disegno molto più grande con annessi i comandi vari, il tergicristallo ora ha anche la velocità con l’intermittenza, la plancia è liscia con due bocchette per l'aerazione, non ha più la nicchia per l'autoradio, quest'ultima ha la sede sotto la plancia in posizione centrale, anche il portacenere viene tolto per essere posto davanti la leva del cambio e scompare il mitico avviamento a levetta per lasciare posto al più moderno avviamento a chiave. Anche il comando di riscaldamento dell’abitacolo viene tolto dall’originaria posizione del 1957 (sulla Fiat 500), posto sotto la panchetta posteriore, ora sfrutta la levetta dell’ex-avviamento.
Anteriormente lo stemma romboidale Fiat viene spostato in basso a destra, guardando il frontale della vettura.
Erano infatti disponibili solo cinque tinte pastello, in prativca le stesse della Unificata ("rosso scuro", "azzurro", "bianco Corfù", "blu lord") tranne l'”Avorio Senegal” che fu sostituto da un beije più scuro
La Tecnica
A livello motoristico troviamo il bicilindrico di 652 cc siglato sempre 126 A1000 con due lievi modifiche, la prima consiste nella diversa fasatura della distribuzione, ottenuta con un nuovo albero a camme e la seconda nella diversa taratura del carburatore; differenze che permettono di abbassare lievemente i consumi mantenendo la potenza massima di 24 CV.
Ricordiamo che la versione FSM è stata l'ultima ad essere importata in Italia equipaggiata col motore raffreddato ad aria.Clicca qui per modificare.